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Intervista con lo scrittore, Luca Leone

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view post Posted on 1/9/2021, 10:19
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Intervista con lo scrittore, Luca Leone

Si descriva con tre aggettivi.
Pigro, meteoropatico e sognatore.

Quando ha capito di avere la stoffa per diventare un autore?
Non l’ho mai capito. Ho scritto una storia, l’ho fatta leggere, ed è piaciuta. Tutto qui. Non trovato libri che mi appassionassero, volevo una bella storia e mi sono detto perché non te la scrivi? È andata così.

Luca_Leone


Chi è stata la prima persona a credere in lei?
Un amico di famiglia, uno di quei romanacci simpatici e veri che ti dicono le cose in faccia in maniera schietta. Ha letto il primo romanzo ed è rimasto di stucco. “Anvedi questo come scrive!” È stato uno dei più bei complimenti che ho ricevuto.

Ci parli della sua opera, come è stata concepita, quali sono i protagonisti principali? Quali invece i personaggi secondari?
Harlem è una storia semplice in un ambiente e in un tempo complesso. Joe e Richard sono due ragazzini di quartiere che si incontrano per caso. Non si piacciono perché troppo diversi, ma finiscono per diventare quasi fratelli grazie alla pallacanestro del Rucker Park. Il vero protagonista è lui, teatro di infinite storie, punto di incontro e di ritrovo dove passa di tutto. Santi, ladri, operai, spacciatori, killer. Il Rucker Park li spoglia e li mette sullo stesso piano, quello del gioco. Il campo ha le sue regole e puoi essere re fuori e nessuno dentro o viceversa. Joe e Richard crescono insieme su quell’asfalto, con il loro talento che li rende delle superstar e che permette loro di sopravvivere in una giungla dove pensare a domani è un lusso che nessuno si può permettere.

Copertina


Invece, per quanto riguarda le influenze, quali sono gli stili e i suoi scrittori di rifermento?
Rex Stout e Michael Ende sono stati i primi, ma anche Dumas con I tre Moschettieri e il Conte di Montecristo, li dovrebbero leggere tutti già a scuola. Michael Connely con Herry Bosh e il suo alter ego scozzese John Rebus di Ian Rankin. Ho adorato Calvino , Camilleri, De Luca e De Silva con Malinconico per non parlare dei Delitti del Bar Lume. Leggo di tutto e faccio i complimenti alla mia amica Rosella Postorino, ho seguito tutta la sua crescita fino a Le Assaggiatrici, un vero capolavoro. Adesso sono incuriosito da Tim Weaver l’autore della serie su David Raker il cacciatore di persone scomparse. Un modo di scrivere diverso dal solito e le sue atmosfere impossibili catturano il lettore in modo fantastico.

Quale consiglio darebbe a un autore emergente in merito alla pubblicazione di un primo libro?
Accettare le critiche di chi fa editoria in modo serio, rivolgersi a chi ama questo lavoro per il rispetto del proprio. Capire il perché dei rifiuti, correggersi e riprovare. Scrivi perché vuoi essere letto o perché hai qualcosa da dire? Se rispondi a questa domanda hai già vinto.

Crede nel mercato editoriale italiano?
Non molto. L’editoria è un mondo complicato e non c’è educazione alla lettura. Bisognerebbe iniziare dalla scuola a far leggere i più piccoli che non apprezzano più il lento scorrere del tempo, ma vogliono tutto e prima di subito.

Quali sono i suoi progetti futuri? Qual è il suo sogno nel cassetto?
Mi piacerebbe trasformare Harlem in una serie tv, si presta la storia, si prestano i temi, vedremo. Nel frattempo scrivo un nuovo libro, un’avventura di un gruppo di amici alla caccia di un tesoro… quelle che adoravo da bambino.


Contatti
www.instagram.com/10leone/?hl=en
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Link di vendita online
www.infinitoedizioni.it/prodotto/harlemyou-write-the-rules/
 
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