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Intervista con Frozen Farmer

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view post Posted on 27/5/2021, 13:58
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Intervista con Frozen Farmer

Dopo un lungo periodo dedicato all'attività live e alla composizione di nuovi brani, la band inizia a lavorare su un nuovo sound, sempre più contaminato, passando mesi a suonare e sperimentare per trovare il giusto equilibrio tra contemporaneità e tradizione folk. Nascono così i 12 nuovi brani che compongono il terzo album dei Frozen Farmer, registrato al New Art recording studio di Saronno e mixato presso il Grooveit studio di Verbania, sul lago Maggiore. Il disco, che vede confermata la collaborazione di Tim Sparks (special guest in due brani) è in uscita a maggio per la Piesse groove records/Grooveit edizioni, accompagnato dal videoclip “The Shore”.
I Frozen Farmer sono nati nel 2009. Dopo un primo periodo dedicato alla scrittura e all'arrangiamento delle proprie canzoni, nel Novembre del 2011 il gruppo entra alla Sauna Recording Studio per incidere cinque brani inediti, pubblicati dalla Ghost Records (Warner Chappell edizioni) a fine 2011. I testi raccontano storie di vita vissute da Francesco (voce e banjo del gruppo) durante un suo lungo soggiorno negli States. Le sonorità in cui le canzoni si immergono sono quelle della pura tradizione folk americana. Il debutto ottiene recensioni entusiasmanti ed un'ottima risposta del pubblico, così, dopo un periodo fitto di concerti, la band si rimette al lavoro su nuove canzoni.
Sul finire del 2012 i Farmer sono pronti a tornare in studio per cominciare la registrazione del nuovo album "Stay" (2014, Seahorse Recordings/Audioglobe distribuzione). Il disco conferma la forte passione del gruppo per il folk, ma allo stesso tempo rivela la molteplicità di influenze musicali che ognuno dei componenti riversa nell'arrangiamento finale dei brani, tracciando una linea ancora più decisa nel sound dei Frozen Farmer. Questo album vede inoltre la preziosa collaborazione di Tim Sparks (chitarrista statunitense che ha inciso diversi dischi per la Tzadik e ha cooperato, tra gli altri, con John Zorn, Bill Frisell, Marc Ribot e Greg Cohen) che, appassionatosi al progetto, ha partecipato alle registrazioni.
Anche questo lavoro trova un felice riscontro, le recensioni arrivano e sono un coro di apprezamenti, il singolo "Angels Melody" a luglio entra nella classifica "Indie Music Like" dei 100 brani più ascoltati in radio.
Dopo un lungo periodo dedicato all'attività live e alla composizione di nuovi brani, la band inizia a lavorare su un nuovo sound, sempre più contaminato, passando mesi a suonare e sperimentare per trovare il giusto equilibrio tra contemporaneità è tradizione folk. Nascono così i 12 nuovi brani che compongono il terzo album dei Frozen Farmer, registrato al New Art recording studio di
Saronno e mixato presso il Grooveit studio di Verbania, sul lago maggiore.
Il disco, che vede confermata la collaborazione di Tim Sparks (special guest in due brani) è in uscita a maggio per la Piesse groove records/Grooveit edizioni, accompagnato dal videoclip “The Shore”.

Line up:

Francesco Scalise :: vocals, banjo
Mattia Rizzato :: wurlitzer, hammond, synt, vocals
Sebastiano Rizzato :: guitar
Valter Violini :: bass, vocals
Giordano Rizzato :: drums

Frozen_Farmer_grafica_cover_digital_store


Quando avete iniziato a fare musica?
La nostra band è nata nel 2009, ognuno di noi suona fino da quando era solo un ragazzo, poi i nostri destini si sono incrociati, così abbiamo fuso insieme le nostre esperienze e il nostro vissuto personale, fino a trovare nuove vie di espressione in grado di raccontare chi siamo.

Con quali artisti siete cresciuti?
Principalmente i nostri ascolti sono nella musica americana, dai brani classici di traditional Folk, passando per Hank Williams, Neil Young e molti altri che ci hanno ispirato a tanti livelli.
Una grande ammirazione per i Beatles anche, e per quanto riguarda i giorni nostri Fleet Foxes e Mumford and Sons.

Come nasce la vostra musica?
Nasce da un insieme di pensieri messi nero su bianco, un foglio di carta e una penna per dare spazio alle parole, e poi le corde di uno strumento ad accompagnare quelle parole, il tutto avviene in modo molto naturale.

Quali sono le vostre fonti d’ispirazione?
Possono essere diverse, da un vissuto personale, a una cosa vista di sfuggita, un sorriso, un pensiero o un evento importante.. ma anche cose più 'grandi' e importanti come l'amore, tutto potrebbe fare parte del processo di ispirazione, tutto può scorrere e trovare sfogo nella nostra musica.

Di cosa parla la vostra nuova avventura musicale?
Parliamo delle cose della vita, cose che ci hanno visti coinvolti in prima persona, e cose che raccontano il passaggio di alcune persone nelle nostre vite. Dall'amore alla morte, dagli eventi naturali più grandi di noi, al destino che ci porta dentro alle cose di tutti i giorni.

Quali sono i generi in cui spaziate nella vostra produzione?
Potremmo fare una lista di 5 o 6 generi musicali e ci starebbero bene tutti, ma non è facile auto-definirsi come genere musicale, ci piace pensare di essere abbastanza personali da non dovere essere per forza riconducibili a dei generi.
Semplicemente portiamo le nostre conoscenze dentro la produzione di un album.

Cosa ne pensate dei social e del web in generale come mezzo per farsi conoscere?
Pensiamo che i social siano un importante mezzo di comunicazione, sono una cosa di cui non si può fare a meno in questo momento, sono molto utili a veicolare e a fare arrivare alle persone interessate tutto ciò che si crea. Sono una buona base, soprattutto per le band che non hanno grandi mezzi a disposizione o una grossa etichetta alle spalle.

Cosa non deve mai mancare in un brano che ascoltate e in uno che scrivete?
Unendo le due cose, in un brano che ascoltiamo così come in un brano che scriviamo, non deve mancare: 'avere qualcosa da dire', è una semplice e fondamentale regola che pensiamo sia la chiave di partenza per creare qualcosa di importante, qualcosa che rimane.
 
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