Ju – Ju meet Mřster - RareNoise Records/GoodfellasL’incontro fra il sound vigoroso ed underground del trio ungherese JÜ (ovvero la chitarra infuocata di Ádám Mészáros, il basso fuzz di Ernö Hock ed i poliritmi del batterista Andras Halmos) con il suono estatico del sassofono del norvegese Kjetil Mřster e’ una collisione di mondi musicali solo all’apparenza distanti.
“JÜ meets Mřster” (titolo dell’album uscito su RareNoiseRecords il 24 di Novembre 2014) e’ un potente manifesto per una musica strumentale estatica ed esplorativa. “JÜ meets Mřster” si articola su sei brani di lunghezza medio-alta: “Dear Johann”, “Bhajan, “Morze (for Ágoston Béla)”, “Hassassin”, “KJU” e “One” e mostrano tutto il repertorio di influenze dei quattro musicisti europei.
Missato da Bill Laswell, si pone come un ponte ideale fra un jazz estatico e free, memore della lezione di John Coltrane, Pharoah Saunders ed Albert Ayler ed un jazz-rock strumentale con momenti noise che annovera I Last Exit di Peter Brötzmann, Sonny Sharrock, Bill Laswell e Ronald Shannon Jackson come anche gli Allman Brothers o ancora una certa musica di Hendrix come padri spirituali.
Da una parte, i tre magiari sono fautori di un jazz-rock strumentale primigenio, che si nutre tanto di Zeppelin e Sabbath quanto di McLaughlin, Scofield e Frisell e di sensibilita’ nord-africane (Il batterista Andras Halmos suona abitualmente in gruppi di musica trance Gnawa); dall’altra Kjetil Mřster, stella nascente del jazz e jazz-rock norvegese, fautore di collaborazioni diversissime con musicisti quali Röyskopp e Stĺle Storlokken, porta il suo bagaglio di ispirazione che trae linfa non solo dalla fire music estatica di Coltrane e Saunders, ma anche il primo Jan Garbarek e da Terje Rypdal.
Tracklist:1. Dear Johann
2. Bhajan
3. Morze (for Ágoston Béla)
4. Hassassin
5. KJU
6. One
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