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Intervista con Domenico Liggeri, ideatore e regista di “Cabarè”

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view post Posted on 9/2/2009, 14:00
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Intervista con Domenico Liggeri, ideatore e regista di “Cabarè”

Di Andrea Turetta

Arriva al Teatro Derby di Milano “Cabaré”, l’appuntamento settimanale con la comicità dove coralità e verità si uniscono all’insegna della battuta, uno spettacolo ideato da Domenico Liggeri che ne cura anche la regia. Oltre una decina di comici tutti in scena, saranno pronti a esibirsi e dialogare con l’ospite della serata, un re della risata del quale cercheranno di scoprire i trucchi e i segreti del successo. Ecco l’intervista realizzata con Domenico Liggeri…

C’è un po’ un rilancio dello spettacolo cabarettistico in questi anni o è solo un’impressione?
Decisamente è solo un impressione. La quantità non deve ingannare, va vista la qualità. Perchè se ci sono decine di spettacoli ma senza un’idea di fondo non ha senso. C’è questa tendenza ormai a presentare i comici con la formula: ecco a voi. Il teatro comico è diventato a questo punto solo una passerella di attori, non è un programma in questo modo. Il problema è che ci si sta appiattendo su un sistema televisivo e bisogna ritrovare la vera dimensione.

Il Derby di Milano è un po’ il nome per eccellenza legato agli spettacoli comici o One man show… Quali sensazioni ci sono nell’allestire uno spettacolo in un luogo storico come questo?
Il Derby ha un primato assoluto che nessun altro teatro ha in questo senso. La sua storia è irripetibile e quindi la sensazione è come per un prete entrare per la prima volta a San Pietro. C’è una sacralità, un rispetto profondo per quelli che lì hanno fatto la storia e quindi anche una grande responsabilità. Se noi oggi abbiamo la possibilità di fare questo è solo merito loro.

“Cabarè” vuole essere una proposta cabarettistica con cadenza settimanale. E’ stato complicato mettere insieme il cast dei vari spettacoli?
Nonostante il nome Cabarè, in realtà non si tratta di un appuntamento cabarettistico ma di un’opera teatrale aperta. E’ un esperimento verso il pubblico e non è facile perché c’è molta improvvisazione. L’obiettivo è quello di far ridere in modo sincero e genuino che non dia ancora la sensazione di un qualcosa completamente preparato dall’inizio alla fine.

Oggi come è cambiato lo show comico teatrale, rispetto agli scorsi decenni?
E’ cambiato completamente in funzione della televisività. La tv ormai ha imposto i suoi ritmi e le sue cadenze togliendo completamente personalità al teatro. Ormai gli spettacoli comici sono solo un elenco di attori che porta un repertorio, manca completamente una dimensione drammaturgia. Non c’è una storia, non c’è una situazione alla base.

Quando si vede uno spettacolo di questo genere, viene da pensare che molto sia dato all’improvvisazione dei vari artisti sul palco. Quanto c’è di questo e quanto invece di preparato nei dettagli?
Diciamo un 50 e 50 anche se il rapporto è molto variabile perché in uno spettacolo come questo anche quello che è preparato può influenzare l’improvvisazione e viceversa!

Si è scelto di fare gli spettacoli al lunedì. Una scelta coraggiosa, anziché andare a posizionarli nel fine settimana?
Non so se è una questione di coraggio, diciamo che non è un progetto che nasce con l’idea di fare i furbi. La scelta non è stata mia ma si dice che il lunedì sia il giorno più odiato per cui almeno in questo modo diamo il nostro contributo per poter sorridere anche il lunedì.

Questo appuntamento fisso del Derby, credo sia uno dei pochi eventi del genere, ospitati in Italia…
Non saprei, sicuramente si fa fatica a trovare uno spettacolo assimilabile ma ci sarà in tutta Italia qualcuno che cerca di far ridere a suo modo. Non ci siamo posti il problema di chi c’è già, non per presunzione ma perché il nostro scopo è solo quello di far ridere il pubblico in modo originale e di farlo bene.

Avete incontrato qualche difficoltà, nell’allestire il cartellone di “Cabarè”?
No, assolutamente. Questo poi è uno spettacolo che si fa da sé. Nasce cosi, ci siamo visti poche volte e provato ancora meno, sarà molto sincero e vero e non c’è nessuna intenzione di lucro dietro. Nasce solo da un esigenza di esprimersi quindi non parlerei di difficoltà ma di un percorso.

Presumo questo sarà un appuntamento che diventerà fisso, di anno in anno…
Questo dipende dalla risposta del pubblico e dalla disponibilità degli artisti. E’ gia un miracolo partire e avviarsi in questo modo, in un teatro tanto importante. E’ gia una vittoria. Nulla è precluso sicuramente ma non ci poniamo grandi obiettivi se non quello di farlo benissimo.

Per informazioni: www.teatroderby.it. Orari cassa Teatro Derby: da lunedì a sabato dalle 14.30 alle 18.30.

I biglietti per gli spettacoli si possono acquistare anche online sul circuito www.boxtickets.it, www.ticketone.it e www.happyticket.it.

Il Teatro Derby è in via Pietro Mascagni 8, Milano, 02 76016352. MM 1: San Babila – Bus: 61-54-94

Per maggiori informazioni consultare il sito www.cabare.tv

www.paroleedintorni.it

 
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