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Intervista a LINDA, TRA MUSICA E… VALORI!

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view post Posted on 5/8/2008, 10:15
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Intervista a LINDA, TRA MUSICA E… VALORI!

Di Andrea e Luca Turetta

Linda Valori, meglio nota semplicemente come Linda, nasce il 3/9/1978 a S. Benedetto del Tronto (AP) ma proviene da famiglia multietnica (mamma romena, papà italiano, nonni turco ed argentino). La musica è una passione che da sempre la coinvolgerà. Artisticamente infatti, l’artista marchigiana avrà modo di vincere il Premio Mia Martini (2003), giungere terza, nella categoria “Giovani”, a “Sanremo 2004” con il pezzo “Aria, sole, terra e mare”, cantare in più occasioni al cospetto di Papa Giovanni Paolo II prima, di Benedetto XVI poi, indi, prevalere al Festival del Mediterraneo in Turchia nonché il “Golden Stag” in Romania; al suo attivo pure una presenza, comunque significativa, all’interno del reality “Music Farm 2”, nel 2003 da lei coniato in “psichifarm”. La passione per lo sport (calcio e volley) è ben presente in lei, così come la sua ottima voce, assolutamente particolare, dalla tonalità “nera” inconfondibile.
A livello personale, Linda è una ragazza davvero sensibile e “profonda”. Una donna di “Valori” (che non è solamente il riferimento anagrafico) da cui molti, oggi, dovrebbero trarre insegnamento. Un augurio decisamente meritato a lei come artista (che a novembre uscirà col nuovo lavoro, scandito dal singolo “Pasolini scrive”) ma soprattutto, come donna. Di valore e di… valori. Appunto!


A chi o a che cosa devi la tua passione per la musica?
“Mah, è stato un qualcosa di connaturato. Essendo io d’origine mista, a livello famigliare (mia madre è romena, mio nonno è turco, l’altro mio nonno è argentino), sono sempre in mezzo a varie culture e, quindi, a diversi tipi di musica. Per cui sono stata spinta, sicuramente, anche dalla diversa cultura”.

Definisciti come artista, con tre aggettivi…
“Onesta, sperimentatrice, tenace”.

Ed a livello personale?
“Onesta, sperimentatrice, tenace. La stessa cosa”.

Dacci un tuo parere sul panorama musicale nazio ed internazionale…
“Sicuramente, a livello internazionale, la musica è più salvaguardata mentre in Italia mancano delle Leggi che la difendano. Ad esempio, in Francia il 70% della musica presente nei scaffali è francese e viene proprio difesa in territorio nazionale; in Italia questo manca. Ecco perché siamo a volte un po’ esterofili e ci facciamo abbagliare da inutili luci”.

Quali i tuoi punti di riferimento artistico e con chi vorresti poter dettare?
“Vorrei duettare, sicuramente, con Richard Bona, un bassista africano, che ha collaborato con Joe Zauinul, Mike Stern, con i più grandi. Quanto ai punti di riferimento, ne ho diversi, perché io non faccio una classifica della musica, la divido solamente in bella e brutta. Quindi, se qualcuno mi chiedessi di fare un cd di musica mista, non certo mia, troverete un sacco di generi musicali, proprio perché non amo fare nessuna graduatoria”.

A che brano, tuo e d’altri, sei più legata?
“Sono legata all’album di Richard Bona, ‘Scenes from my life’ e per quanto riguarda le mie canzoni, tutte rappresentano un pezzettino di storie. Come nessuno rinnega il passato neanche io rinnego quello che sono stata, nelle canzoni”.


Attached Image: LINDA_1.jpg

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view post Posted on 5/8/2008, 10:17
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Parlaci del tuo ultimo lavoro, esponendone caratteristiche, vizi e virtù…
“Il mio ultimo lavoro è fatto in collaborazione con Maurizio Fabrizio ed uscirà a novembre. ‘Pasolini scrive’ è il mio singolo che fa da apripista a questo album, che è complesso ed ad alto sfondo sociale. ‘Pasolini scrive’ è solo il titolo del singolo, dedicato a questo grandissimo personaggio perché in maniera profetica aveva già veduto il disagio della società del giorno d’oggi. Per cui il mio vuole essere, esclusivamente, un incoraggiamento a prenderci le proprie responsabilità”.

Hai all’attivo una presenza a “Music farm”. Esperienza reality show o… shock?
“Mah, io la chiamo la ‘psichifarm’ – e qui Linda accompagna l’aggettivo con un sorriso – perché dopo un po’ s’è trasformata in una sorta di clinica psichiatrica; scherzo… Però, come ogni cosa, secondo me, è molto importante non quello che fai ma come lo fai”.

Non segui diete particolari, non possiamo glissare sul tuo piatto preferito…
“Veramente i miei piatti preferiti, provenendo da diverse culture, sono tanti; però restando in Italia, ti dico le melanzane alla parmigiana”.

Rammentando il tuo cognome, quali i valori che privilegi?
“Innanzitutto dico il rispetto, inteso come rispetto di tutto quanto. Perché si può amare o non amare, ci può piacere una cosa e non piacere un’altra, però l’importante è che ci sia sempre rispetto, perché è quello che mi fa andare a dormire tranquilla la notte”.

Il successo è sinonimo di… E la felicità?
“Il successo è sinonimo di costruzione nel tempo; la felicità è andare a dormire con meno rimorsi possibili”.

Dopo il terzo posto a “Sanremo 2004” come s’è snodata la tua proposta canora?
“Dopo ‘Sanremo’ ho effettuato varie esperienze, anche all’estero… Ho cantato per quattro volte per il Papa, sia per Papa Wojtyla che per Papa Benedetto XVI, ho fatto un reality, ho vinto un Festival del Mediterraneo in Turchia, dove l’Italia è stata rappresentata da me; ho poi vinto il ‘Golden Stag’ in Romania, ho fatto da spalla al programma di Massimo Ranieri e quest’ultimo, il progetto più importante che seguirà, è sicuramente quello portato avanti con il maestro Maurizio Fabrizio, nonché una tournée parallela, dove faccio esclusivamente jazz”.

Hi-tech, i-phone, internet… In che rapporto sei con la nuova tecnologia, anche in funzione della sua applicazione in ambito canoro?
“Sicuramente hanno apportato una diffusione maggiore (ti sto parlando di internet in particolar modo, anche di questo sistema ‘My Space’) e s’è portato avanti l’abbattimento di certe barriere. D’altro canto, ricordiamoci sempre che sono suoni artificiali, mentre io prediligo sempre il suonato e cantato live, senza effetti speciali”.

Attached Image: Linda_2.jpg

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view post Posted on 5/8/2008, 10:20
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L’amore è…
“Eh… l’amore non lo riesco a definire, però quando senti che dare la vita per l’altro non ti pesa, allora, secondo me, quello può definirsi amore”.

Un bacio ed uno schiaffo a…
“A me.Vai!”.

Grillo, Celentano, Guzzanti, Crozza, Benigni, Luttazzi, Littizzetto… li vediamo spesso “costretti” a vestire i panni dei politici, con quest’ultimi a rubare ai primi la scena “teatrale”. Brutto segnale se i ruoli s’invertono. Non credi?
“Io credo sia da un po’ di tempo che i politici fanno i teatranti - e qui Linda si lascia andare ad un eloquente sorriso, ndr - quindi non c’è altro da aggiungere, la risposta è già data…”

Sei portiere nell’“Eagles Pagliare” di C1. Con spirito decoubertiano o meno?
Altro sorriso (questa volta divertito) indi la replica: “Mah, diciamo che il mio spirito decoubertiano, andava e veniva. Poi io ho l’altra passione per la pallavolo, con la quale ho iniziato. Quindi porto sempre avanti lo sport in base ai valori che ho. Quanto al calcio, non faccio più il portiere a livello agonistico, solamente qualche partitina mentre, per adesso, gioco a pallavolo”.

Tatuaggi, piercing, lifting, look estremi, griffe… ma pure bullismo, anoressia, alcolismo, droga, razzismo… Esempi progressisti, trasgressivi o di un’epoca (e società) confusa ed infelice che stenta a ritrovarsi?
“Sai cosa succede? Che talvolta, questi fattori degenerativi, dipendono da diverse cose. Innanzitutto dalla relatività dei valori e, quindi, da una certa incoerenza che traspare alla tv tanto che, a volte, l’errore non viene più punito ma talvolta esaltato e pure promosso. Quindi, di fronte ad una relatività di valori ed a questa contraddittorietà ognuno si crea un proprio regime degli stessi. Ecco allora da che cosa nasce poi, tutta la problematica. Dopodichè, c’è sempre questo spirito primordiale, da parte dell’uomo, di superarsi nei propri limiti, verso la trasgressione perché, in fondo, non accetta di essere umano”.

Unioni di fatto, adozioni per le coppie gay o i single ed eutanasia. Cosa ne pensi in proposito?
“Mah questi sono argomenti… Io sono sempre per la vita in generale. Per la vita dignitosa, per la vita fatta di appoggi, di persone che ti amano, quindi bisogna andare a vedere nello specifico, secondo me, la situazione di ciascuna persona”.

Come ti poni al cospetto della Fede, chi è il tuo Dio e come Lo riconosci?
“Beh, io il mio Dio Lo riconosco, perché mi riconosco piena di difetti e piena di limiti; per cui c’è sicuramente Qualcuno che va oltre a me. E questo è Dio”.

C’è un momento da immortalare nella tua vita e nella professione?
“Momenti d’immortalare, direi tutti, perché me ne voglio ricordare di ciascuno”.

Se potessi rinascere, chi o che cosa vorresti essere?
“Penso sempre Linda, perché ritengo che ognuno nasca con un talento, una particolarità, una propria vita”.

Potendo scegliere, meglio un giorno da leone, o una vita da mediano, se non da… pecora?
“Un giorno da leone, proprio fisso! Meglio se tutti i giorni da leone, perché lo possiamo fare”.

L’inizio Millennio s’è aperto all’insegna di situazioni conflittuali a dir poco allarmanti, sui vasta scala. C’è solo da rabbrividire o pure spazio per invertire la pessima rotta?
“Sai, ogni conflitto dipende da questa situazione, maledettamente economica. Purtroppo tutto va a finire lì. La situazione di mercato è strettamente legata a quella politica e quella politica è strettamente legata a quella morale. Quindi, secondo me, ci dev’essere proprio un ridimensionamento ed un rifondare, proprio dei valori”.

Rendi, agli “ultimi” della Terra, un paio di motivi per cui valga la pena di credere in questa vita…
“Credo che non si possa non apprezzare la vita, perché non si può sperare di demandare ad un’altra vita quello che possiamo fare adesso. Io sono sempre contro gli sperperi, per cui non è possibile sprecare quello che ci viene dato. Proprio in riferimento agli ‘ultimi’, i ‘dimenticati’, credo che, comunque, sia proprio in riferimento al rispetto per costoro, che dobbiamo continuare a vivere la nostra vita al meglio”.

Cosa ti mette in imbarazzo fino ad oggi?
“Vedo che non ci sono mai dei limiti, quindi l’imbarazzo talvolta proviene dal fatto che non si sa stupire più”.

“Una musica può fare…”. Che cosa?
“Una musica può fare tantissimo. Può fare da messaggero ed entrare, a differenza di tanti altri messaggi, in maniera immediata, all’interno dell’essere umano”.

Per chiudere, cosa t’aspetti dal futuro, non solo a livello di programmi, bensì per sentirti pienamente realizzata, sia a livello artistico che personale?
“Il mio futuro lo costruisco, giorno per giorno, chiaramente tutto con programmaticità e con rispetto per chi mi sta al fianco, perché credo che poi l’artista è solo la punta di un iceberg, di tutto un gruppo che lavora anche per lui. Sicuramente vorrò avere più soddisfazioni possibili, a livello emotivo, perché sono quelle che mi premono di più”.

Siti Ufficiali dell’artista:
www.linda.it
www.lindaofficial.com

Si ringraziano per la cortese collaborazione l’artista, Radio Birikina, Radio Bella & Monella, Paolo Baruzzo, Roberto Zanella e Stefano Favero

www.festivalshow.it

Attached Image: LINDA_3.jpg

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